DOCUMENTO GENITORI LICEO "AINIS" CONTRO IL DDL BUONA SCUOLA
Data pubblicazione: May 27, 2015 11:51:1 AM
DOCUMENTO APPROVATO DAI GENITORI DEL LICEO "AINIS" DI MESSINA DURANTE ASSEMBLEA CONGIUNTA CON DOCENTI E PERSONALE ATA
MESSINA 26 MAGGIO 2015
I genitori e gli studenti del Liceo “E. Ainis” di Messina, in accordo col personale docente e non docente, intendono esprimere la propria preoccupazione e il profondo disaccordo verso l'approvazione del DDL detto della “Buona Scuola”. Premesso che tutta la comunità scolastica è da tempo convinta della necessità di apportare miglioramenti qualitativi nella scuola, riteniamo che la proposta del DDL suddetto non vada in questa direzione.
Le informazioni che provengono dai mass media non forniscono chiare indicazioni né sui contenuti né sulle conseguenze che il provvedimento potrebbe determinare sul futuro della Scuola Pubblica. Mancano, ci sembra, criteri oggettivi che regolino la mobilità del personale docente e garantiscano la libertà di insegnamento e la continuità didattica; paventiamo l’ulteriore riduzione del personale Ata che non consentirebbe, tra l’altro, un’adeguata vigilanza a tutela della sicurezza della comunità scolastica. Denunciamo soprattutto il rischio di vanificare e impoverire un’istituzione sociale, quale è la scuola, che ancora si distingue come luogo di reale confronto democratico e di decisioni condivise collegialmente. Ci sembra invece che il suddetto DDL crei profonde spaccature tra le varie componenti del mondo scolastico, affidando una delega in bianco al potere del Dirigente scolastico e mettendo quindi a repentaglio quel clima collaborativo senza il quale non è possibile attuare alcuna efficace azione educativa.
Siamo preoccupati inoltre per l'aperta dichiarazione da parte del governo di non poter garantire il finanziamento della scuola pubblica e indignati, d'altro canto, per la precisa volontà di non intaccare in alcun modo i finanziamenti verso la scuola privata. Tale preoccupazione è ampiamente giustificata dal fatto che gli stanziamenti per la scuola pubblica si sono notevolmente ridotti nel corso di questi ultimi anni; ciò ha fortemente impoverito la varietà dell’offerta formativa, privando gli studenti di servizi e opportunità utili ad arricchire la loro crescita culturale e personale.
Non riteniamo, altresì, che l'alternanza scuola-lavoro, così come proposta dal DDL, possa rappresentare una reale soluzione al problema della disoccupazione giovanile del nostro Paese e, in particolare della nostra regione il cui sistema imprenditoriale è decisamente fragile. D’altra parte il ricorso al finanziamento privato nella scuola pubblica creerebbe disparità tra le scuole, persino della stessa città, e potrebbe, a nostro avviso, condizionare le scelte educative, e creare persino delle disuguaglianze nell’acquisizione delle competenze specifiche spendibili nel mondo del lavoro.
Evidente appare, inoltre, che la continuità di insegnamento, sbandierata come obiettivo della riforma dallo stesso Presidente del Consiglio, non possa essere raggiunta attraverso incarichi triennali per i docenti che di fatto operano su curriculi quinquennali.
Vista l’importanza della questione, chiediamo a chi di dovere il motivo per cui non siano state prese in considerazione le istanze, le proposte, le obiezioni provenienti da tutti gli operatori della scuola, nei quali riponiamo la massima fiducia, e cui ci associamo col presente documento.
Riteniamo infatti che il silenzio delle Istituzioni e la negazione di forti perplessità rischiano di esasperare le incomprensioni e non esitiamo a dichiararci solidali con docenti e non docenti nel caso di più incisive azioni di protesta.