DIMENSIONAMENTO RETE SCOLASTICA
Data pubblicazione: Jan 11, 2018 12:23:22 PM
COMUNICATO STAMPA
DIMENSIONAMENTO RETE SCOLASTICA PROVINCIA DI MESSINA 2018-2019.
FLC CGIL: no a decisioni che danneggiano scuole del territorio ed hanno ricadute occupazionali
Lunedì 8 gennaio 2018 si è svolto a Palermo il tavolo tecnico sul dimensionamento della rete scolastica della Sicilia per l'anno scolastico 2018-2019. Il tavolo con il neo assessore regionale all'Istruzione e alla Formazione professionale Roberto Lagalla con la presenza della dirigente regionale Giuseppa Picone ha affrontato il dimensionamento e la razionalizzazione delle istituzioni scolastiche della provincia di Messina.
“Insoddisfatti dell'esito della riunione e dell'approccio della nuova amministrazione regionale nella gestione di una materia così delicata come quella del dimensionamento scolastico”, così si sono espressi gli esponenti della Flc-Cgil.
Al tavolo tecnico sono state presentate le proposte, così come prevede la legge regionale 6 del 2000, della Conferenza provinciale di organizzazione composta, oltre che da una rappresentanza del mondo della scuola, da alcuni sindaci eletti della provincia. Su alcuni argomenti, che riguardavano soprattutto alcune scuole cittadine, non sono state prese minimamente in considerazione le proposte avanzate dalla FLC CGIL e da altre Organizzazioni sindacali siciliane e provinciali presenti al tavolo.
Se su alcuni punti – evidenzia il sindacato della scuola della Cgil - c'è stata un'unanimità d'intenti, come nel caso della proposta di aggregazione del L.S. "Galilei" di Spadafora all'I.S. "Impallomeni" di Milazzo, per gli altri punti in esame ci sono state delle divergenze sostanziali. Nella proposta della Conferenza di organizzazione provinciale, avallata al tavolo anche da alcune sigle sindacali, c'è la volontà di sottrarre la scuola dell'infanzia "Juvara" ( 4 sezioni con circa 85 alunni) all'IC "Pascoli-Crispi per aggregarla all'IC "Battisti-Foscolo", aggregare la scuola primaria e infanzia "Beata Eustochia" (attualmente appartenente all'IC "Paradiso") all'IC "Vittorini" e sottrarre l'indirizzo linguistico al L.S. "Seguenza" per aggregarlo al L.C. "Maurolico".
La FLC CGIL, presente al tavolo con la segretaria regionale Graziamaria Pistorino e con il segretario generale provinciale Pietro Patti, esprime la propria contrarietà a queste operazioni. Nel caso dell'IC "Pascoli-Crispi" – si fa presente - non si può privare una scuola del proprio bacino di utenza per la formazione delle future classi della scuola primaria; infatti la scuola dell'infanzia "Juvara" rappresenta l'80% delle classi totali dell'infanzia della suddetta scuola. Nel caso dell'IC "Battisti-Foscolo", l'aggregazione della scuola infanzia "Juvara" non le darebbe quella stabilità numerica, stabilita per legge a 600 alunni, per mantenere l'autonomia scolastica. Si arriverebbe a 620 alunni e l'anno prossimo staremo ancora qui a parlare di dimensionamento. Nella terza ipotesi, invece, si andrebbe a depotenziare un'istituzione scolastica già oggetto di dimensionamento nell'ultimo triennio che con fatica sta cercando di raggiungere una stabilità numerica duratura negli anni. Nell'ultima proposta summenzionata la FLC-CGIL ha avuto l'appoggio di altre sigle sindacali nell'esprimere il proprio disappunto e contrarietà allo "scippo" dell'indirizzo linguistico al L.S. "Seguenza". Non sono state prese in considerazione e rispettate la progettualità e le esigenze educative della scuola, dei suoi studenti e delle garanzie di stabilità dell'organico docente in funzione della continuità didattica.
Il segretario generale della FLC CGIL di Messina Pietro Patti auspica che vengano prese in considerazione le proposte avanzate in seno a quel tavolo e che sono state messe a verbale affinché queste decisioni non vengano prese solo in funzione di parametri numerici da rispettare ma anche considerando il lavoro faticoso che fanno i docenti, il personale ATA e i Dirigenti scolastici per portare avanti le scuole e farle crescere sul territorio, senza considerare il fatto che un'operazione simile avrebbe delle serie ricadute occupazionali soprattutto sul corpo docente.